Descrizione
Le cronache locali ci dicono che l’attuale chiesa di S. Rocco era da tempi immemorabili dedicata a S. Martino, il vescovo di Tours padre del monachesimo prebenedettino. Questo culto si diffuse probabilmente nel periodo longobardo e resistette fino al XV secolo quando venne sostituito da quello attuale. Le motivazioni di questo cambiamento si trovano da un lato nell’affievolirsi degli influssi monastici e quindi di culti e devozioni proprie, e dall’altro dal continuo ripetersi di epidemie e calamità, in particolare la peste, rispetto alla quale S. Rocco era riconosciuto come protettore e liberatore. Nel 1477 , dieci anni dopo la devastante epidemia di peste del 1467-1468, un’invasione di locuste portò un’altra epidemia per cui, a imitazione della scelta di Brescia di votarsi a S. Rocco, anche Rovato dedicò la sua chiesa al santo.
L’attuale edificio corrisponde all’incirca a quello del XV secolo, periodo in cui iniziano le opere di rifacimento, che proseguono per diversi decenni. Dalla struttura medievale restano invariati alcuni elementi come l’orientamento e l’abside semicircolare suddiviso da lesene e pilastri, mentre viene modificata nel la navata centrale, cui vengono aggiunte quattro arcate, e le pareti in cui furono aperte quattro finestre. All’interno vengono fatti dipingere degli affreschi in stile cinquecentesco, che si sono frammentati nel corso del tempo per via di mutilazioni e cadute.
Nel XVIII secolo si procedette con un ulteriore rifacimento interno per adattare l’edificio al gusto corrente: alla navata centrale fu aggiunta una volta a botte e il presbiterio fu riorganizzato; si modificò la facciata in stile settecentesco e si aggiunsero due altari laterali, il campanile, la sagrestia e , a fine secolo, una cantoria con organo.
Un secolo dopo venne modificata anche la soffittatura, abbassandola e decorandola con stucchi.
In periodo di guerra la chiesa fu utilizzata per farne un accantonamento di soldati e, a fine guerra, venne restaurata.
Al 1975, infine, risale la scoperta di alcuni affreschi rimasti nascosti per secoli.